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LA RICERCA DELL'ACQUA NELLO SPAZIO

JUICE (JUpiter ICy moons Explorer)



La scoperta che sotto il ghiaccio che ricopre Europa, il quarto satellite di Giove, ci sia un vasto oceano nascosto ha portato alla realizzazione di questo progetto, che verrà realizzato in collaborazione tra NASA e ESA.


L'esistenza di questo questo grande oceano ci viene in parte dimostrata dall'osservazione accurata del pianeta.
Infatti ci si è resi conto che la grande forza di gravità di Giove riesce a deformare la superficie visibile  della luna, per effetto delle alte e basse maree dell'oceano che si trova sotto il ghiaccio.



Si prevede il lancio di una sonda sul satellite entro la metà del 2020.
La missione durerà circa 6 anni e mezzo. I primi 5 saranno necessari per il viaggio.
Dopo aver raggiunto l'orbita di Europa, un lader sarà sganciato dalla sonda e atterrerà sulla luna dove inizierà la ricerca di possibili tracce di vita.


La presenza di acqua  potrebbe favorire il proliferare di qualche forma di vita all'interno degli oceani sottomarini. Eventuali viventi potrebbero trovarsi attorno alle bocche idrotermali sul fondo dell'oceano oppure aggrappati alla superficie inferiore dello strato di ghiaccio che ricopre il satellite.



Tra i partner che collaborano alla realizzazione del progetto Juice troviamo numerose università italiane tra le quali l'Università degli Studi di Trento che progetterà il Radar for Icy Moon Exploration, un radar spaziale che andrà ad effettuare per la prima volta osservazioni dirette al di sotto della crosta ghiacciata di Europa.


La presenze di bocche idrotermali e quindi di attività vulcaniche è quasi sicura poiché la sonda Galileo ha individuato in alcune aree di Europa fuoriuscite di biossido di carbonio e biossido di zolfo.




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