Passa ai contenuti principali

LA CENTRALE IDROELETTRICA DI TAIO - SANTA GIUSTINA (TN)


L’impianto di Taio utilizza i deflussi di un bacino imbrifero di complessivi 1.050 km². L’opera di sbarramento sul torrente Noce, in località Santa Giustina, è costituita da una diga ad arco, in calcestruzzo armato, alta 152,50 m con sviluppo del coronamento di 124,00 m. La diga crea un serbatoio artificiale della capacità complessiva di 182.810.000 m³.


Sulla sponda destra del bacino si può notare lo scarico di superficie con due paratoie piane, che immettono in una galleria lunga 273 m.
In sponda sinistra sono situati lo scarico di mezzo fondo, costituito da una galleria lunga 172 m circa, lo scarico di fondo, costituito da una galleria lunga 144 m circa e l’opera di presa.
Le turbine e i generatori sono situati nella sala macchine, all'interno di una caverna avente volume di 25.000 m³ circa. I gruppi generatori sono comandati a distanza dalla sala quadri esterna. Nella stessa caverna sono installati i quadri, i trasformatori per i servizi ausiliari e le pompe di raffreddamento dei gruppi generatori. La sala macchine dispone di una gru a carro ponte. 


L’acqua turbinata è convogliata nel sottostante bacino di Mollaro, in località Portolo, attraverso una galleria in pressione lunga 1.917 m.
Per maggiori informazioni puoi visitare il tour virtuale predisposto dal gestore della centrale.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'ACQUA E LO SVILUPPO ECONOMICO NEL DOPOGUERRA

"IL CARBONE BIANCO" IN ITALIA L’Italia fu tra i primi paesi a sviluppare l’elettricità come fonte di energia con l’avvio delle centrali lombarde e la creazione della Edison, nata a Milano nel 1884. La produzione di energia idroelettrica si affermò come importante elemento di sviluppo nella prima metà del Novecento e rivestì un ruolo molto importante anche nel boom economico del secondo dopoguerra. L’atmosfera degli anni eroici della costruzione dei grandi bacini artificiali si ritrova in questo  documentario . Il cortometraggio inizia illustrando la costruzione delle centrali elettriche Edison di: - Taio (1952) (TN), in caverna a 16 m sotto il livello del fiume Noce, progettata dal grande architetto Giò Ponti, è alimentata dalle acque del lago di Santa Giustina; - Sonico (1950) (BS), sempre su progetto di Giò Ponti; - Morasco (1953) (VCO), impianto in caverna che utilizza le acque del lago del Sabbione, realizzato grazie allo sbarramento del rio omonimo ; - ...

L'ACQUA E IL SUONO

Il suono si trasmette attraverso le onde sonore che si propagano nello spazio attraverso un mezzo gassoso (aria), liquido (acqua) o solido (terreno). Il suono viaggia più rapidamente nei mezzi più densi. Quindi nell'aria il suono viaggia più lentamente (340 metri al secondo) che nell'acqua (1500 metri al secondo) o nella roccia (6000 metri al secondo). La percezione di un suono è tuttavia legata anche alla sua frequenza, ovvero al numero di vibrazioni che vengono prodotte nell'intervallo di tempo (convenzionalmente assunto pari a 1 secondo) e si misurano in Hertz (Hz). L'orecchio dell'uomo è in grado di percepire suoni da 20 a 20.000 Hz. I suoni con frequenza inferiore a 20 Hz sono chiamati infrasuoni, quelli superiori a 20.000 Hz ultrasuoni. Con questo semplice esperimento  è possibile "vedere" il suono e capire come le onde sonore si propagano.